L’Archivio Informatico delle Opere Pubbliche (AINOP) è basato sulla interoperabilità delle varie amministrazioni che detengono e gestiscono i dati riferiti ad un O.P. e all’esecuzione dei lavori sulla stessa. In base ai dati forniti, AINOP genera un codice identificativo della singola opera (Iop) che racconta tutto di essa.
Si tratta del primo archivio interattivo e interoperabile, nato grazie a una norma del decreto Genova, che permetterà di essere costantemente informati, in tempo reale, sullo stato di salute delle infrastrutture italiane, così da vigilarne efficacemente la sicurezza tramite una tempestiva manutenzione. A inizio anno era stata sviluppata la versione beta.
Il dm del Mit, su cui è stata raggiunta oggi l’intesa con gli enti locali, definisce le modalità con cui Ainop dovrà essere alimentata con i dati sulle infrastrutture di competenza da parte di
Il dm, tra le altre cose, prevede l’istituzione di un tavolo tecnico permanente presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, presieduto dal Direttore Generale per i sistemi informativi e statistici del medesimo dicastero. Che dovrà in particolare avviare una sperimentazione delle modalità tecniche di alimentazione dell’Ainop finalizzata a verificare gli effetti in termini organizzativi, gestionali e finanziari; supportare l’attività di ricognizione di tutte le banche dati relative al patrimonio pubblico gestite a livello nazionale, regionale, provinciale, comunale.
Inoltre lo stesso decreto dovrà integrare e dettagliare le procedure organizzative e tecniche per lo scambio dei dati necessari all’alimentazione di Ainop, nonché coordinare i soggetti conferenti nelle fasi di:
E, ancora, il tavolo tecnico al Mit dovrà coordinare la raccolta dei dati, e successivamente fornire indicazioni tecniche e operative e valutazioni di competenza ai fini della redazione di linee guida, da parte del Consiglio superiore dei lavori pubblici, tese alla definizione dei criteri
Questo fornendo raccomandazioni ai fini della definizione dei piani e dei programmi di controllo. E anche la manutenzione ordinaria e straordinaria delle opere pubbliche e il monitoraggio dinamico delle stesse.
Infine dovrà definire un piano nazionale, a breve e medio termine, per il monitoraggio delle opere pubbliche con l’uso di tecnologie innovative, anche attraverso sistemi di Structural Health Monitoring (SHM).